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 Il gusto caratteristico che non può essere confuso con nient'altro, l'aroma speziato di questa pianta, ha guadagnato popolarità al basilico sotto vari nomi.
Basilico foglia di menta, canfora si riferisce alle labiate: una corolla floreale bianca di forma tubolare con un labbro superiore quadrilobato, e l'insieme inferiore si può osservare in fiore da giugno ad agosto. Gli italiani, che hanno reso il basilico praticamente un condimento nazionale, credono che raggiunga il suo apice "gustativo" in questo periodo e quindi non solo le foglie di basilico, ma anche piccole infiorescenze sono spesso utilizzate nelle ricette italiane.
Il nome basilico "canfora" acquisito dopo un interessante studio condotto dagli scienziati francesi C. Bergeret e M. Teto, di cui si può leggere nel loro lavoro congiunto "Fitoterapia rinnovata". Una volta raffreddato, l'olio essenziale di basilico rilascia stearoptene, chiamato basilico canfora. L'idrato di terpina è stato isolato a lato.
Oltre al tannino, ai glicosidi e alle saponine, nel basilico è stato trovato anche il beta-sitosterolo, che si è recentemente affermato come profilattico contro l'aterosclerosi.
Essendo una pianta aromatizzante piccante, il basilico nelle foglie e nei gambi contiene molte sostanze essenziali, che lo rendono ampiamente utilizzato nei primi e nei secondi piatti, sia secchi che freschi.
Indispensabile in varie marinate, formaggi dal sapore delicato, salsicce, carne in scatola.
I nutrizionisti consigliano di sostituire il pepe macinato con una miscela di foglie di basilico e rosmarino per una dieta delicata sul tratto gastrointestinale.
L'olio essenziale di basilico è molto saturo, contiene terpeni, cineolo, metilcianomuro (fino al 15%), metil havicolo, il cui contenuto nell'olio estratto è di circa il 60%, limanolo fino al 40%, eugenolo fino al 35%.
L'effetto medicinale del basilico ha un ampio spettro: come agente antifebrile e anticonvulsivante in caso di avvelenamento con stricnina o corazolo.
Un forte estratto alcolico antispasmodico intestinale di basilico agisce attivamente sui muscoli intestinali. L'ipertensione spastica dell'intestino, la discinesia della colecisti, i calcoli biliari e molti altri disturbi regrediscono con l'uso di un rimedio così efficace come un estratto alcolico di basilico.
Anche gli estratti d'acqua di questo "piccante italiano" vengono utilizzati nella cura di gastriti, coliche e intossicazioni alimentari.
Per la tosse e il raffreddore si prende un infuso di steli e foglie di basilico. Un cucchiaio di questa materia prima viene preparato con un bicchiere di acqua bollente e infuso per 10 minuti. Dopo aver filtrato attraverso una garza, l'infuso viene preso un giorno, tre volte prima dei pasti.
Come rimedio lenitivo per il mal di testa, viene utilizzato il tè a base di basilico e timo rampicante, presi allo stesso modo. Le foglie ei fiori di queste piante (hanno l'effetto più forte durante il periodo di fioritura) vengono schiacciati, prendere 2 cucchiaini da tè per 200 g di acqua bollente, insistere per 12-15 minuti, avvolgere il vaso con un panno caldo e bere come tè, di notte, in due fasi. Si sconsiglia di dolcificare questo tè.
Quando è caldo, questo tè può servire come gargarismi quando stomatite nei bambini, la dose viene utilizzata in due dosi.
Karlova A. S.
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